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Che cos’è l’audio lossless e come riprodurlo a casa

Genitore e figlio si dedicano ai lavori fatti a mano mentre ascoltano i contenuti riprodotti da Move 2 nero

Probabilmente ti sarai accorto che recentemente i servizi di streaming musicale hanno iniziato a pubblicizzare contenuti con audio lossless. Grazie ai progressi in ambito tecnologico, molti servizi hanno aggiornato le librerie musicali, aggiungendo formati con risoluzioni più elevate: un’opzione che sarà senz’altro apprezzata dai milioni di appassionati che ascoltano la musica utilizzando prevalentemente i servizi di streaming. Per sfruttare al meglio i nuovi formati, è utile sapere che cos’è l’audio lossless e se i tuoi servizi di streaming preferiti lo supportano.

Il termine lossless può confondere, soprattutto ora che molti servizi di streaming offrono diversi pacchetti che si differenziano in base ai formati audio lossy e lossless offerti. In generale, con il termine “lossless” ci si riferisce a un audio di qualità migliore, e anche se a grandi linee è vero, prima di acquistare nuovi prodotti audio che lo supportino, conviene comprendere meglio che cos’è e perché è migliore.

Cerchiamo allora di definire meglio l’audio lossless e vediamo quali dispositivi si possono usare per ascoltarlo a casa.

Che cos’è l’audio lossless?

Un formato audio lossless è un file audio compresso che preserva tutte le informazioni che costituiscono la registrazione originale. Un formato lossy, invece, è un file audio compresso che scarta alcune delle informazioni che costituiscono la registrazione originale.

È bene tenere presente che sia i dati dei file audio lossless che quelli dei file audio lossy vengono compressi per ridurne le dimensioni, in modo che occupino meno spazio su disco. Anche se il processo di compressione offre indubbiamente dei vantaggi (si possono memorizzare più file su disco e la larghezza di banda impiegata è minore quando si trasmettono tramite Internet), può comportare una perdita di informazioni che per alcune persone si traduce in una qualità audio inferiore.

Quali informazioni vengono scartate in un file audio lossy?

Per capire quali informazioni vengono scartate in un file lossy, vediamo prima che cosa sono la frequenza di campionamento e la profondità di bit, due parametri che ci permettono di valutare la qualità audio di un file digitale.

  • Frequenza di campionamento: per creare un file audio digitale, si catturano e si assemblano piccole porzioni dell’onda sonora della registrazione originale. Maggiore è il numero di porzioni catturate, più alta è la frequenza di campionamento e, di conseguenza, migliore risulta la qualità.
  • Profondità di bit: ciascuna delle porzioni catturate può essere codificata per intero o solo in parte. Più campioni si estraggono tra il suono più tenue a quello più forte nell’intervallo catturato, più elevata è la profondità di bit e migliore è la qualità.

Se la frequenza di campionamento e la profondità di bit sono sufficientemente elevate, la qualità audio del file digitale compresso sarà praticamente indistinguibile da quella della registrazione originale. In questo caso si ottiene un audio lossless (che conserva tutte le informazioni dell’audio originale). Se invece nel processo di compressione si utilizzano una frequenza di campionamento e una profondità di bit minori per ridurre le dimensioni del file, il file audio che si ottiene sarà lossy (cioè non conserverà tutte le informazioni dell’audio originale).

Era 300 bianco su una mensola
Una persona fa yoga davanti a Beam bianca posizionata sotto la TV

Dove posso trovare contenuti con audio lossless?

I contenuti con audio lossless sono già disponibili su alcuni dei servizi di streaming più utilizzati. Apple Music, per esempio, offre un formato di compressione audio proprietario per la codifica di file lossless chiamato Apple Lossless Audio Codec (ALAC). Gli abbonati ad Amazon Music possono optare invece per due livelli di qualità audio: High Definition e Ultra High Definition.

Sia Apple Music che Amazon Music catalogano come audio lossless tutti i contenuti audio con qualità pari o superiore a quella da CD (16 bit). Magari starai pensando che i CD non sono esattamente una tecnologia all’avanguardia, ma fino a non molto tempo fa si riteneva che l’audio delle registrazioni standard per CD fosse indistinguibile dall’orecchio umano rispetto a quello delle registrazioni originali. Ci sono studi recenti che dimostrano che alcune persone, se si esercitano nell’ascolto, possono notare la differenza rispetto a un audio di qualità superiore. Tutto sommato, però, il sistema più veloce per ascoltare contenuti audio lossless resta sempre quello di rispolverare la vecchia collezione di CD.

L’audio lossless è migliore dell’audio classico?

In breve, sì. L’audio lossless offre un’esperienza audio più intensa e soddisfacente rispetto alle alternative lossy, che rappresentano al momento la qualità audio standard, soprattutto dopo l’avvento dei servizi di streaming musicale.

Ma per ottenere la migliore esperienza d’ascolto, non c’è niente di meglio di uno speaker di qualità. La differenza tra un file audio ALAC di Apple e uno in Ultra High Definition di Amazon è trascurabile, ma lo speaker integrato del telefono sicuramente non è l’ideale per rendere giustizia a questi formati. Per apprezzare appieno l’audio lossless sono necessari dispositivi in grado di riprodurlo fedelmente.

Con quali dispositivi posso riprodurre l’audio lossless?

Oggi l’audio lossless è più accessibile di quanto fosse in passato, e per ascoltarlo sono sufficienti uno speaker o un paio di cuffie di qualità. Dato che l’audio lossless abbraccia una gamma di frequenze più ampia rispetto ai formati lossy, lo speaker dovrà essere in grado di riprodurre tutto lo spettro di frequenze percepibili dall’orecchio umano (in genere dai 20 Hz ai 20 kHz).

Con i prodotti Sonos, puoi anche ascoltare contenuti audio lossless in wireless. I nostri wireless speaker e le nostre soundbar supportano tutti la riproduzione di contenuti con audio lossless.

L’audio lossless si può riprodurre tramite Bluetooth?

Sì, anche se non è sempre stato così. È estremamente difficile trasmettere dati audio tramite Bluetooth senza compressione, seppur minima. Per questo la maggior parte degli speaker e degli auricolari Bluetooth non supportano l’audio lossless. Le cuffie Sonos Ace sono tra le poche in grado di riprodurre l’audio lossless con una connessione Bluetooth. Altri tipi di cuffie e di speaker, come Sonos Move 2, producono un suono estremamente nitido anche tramite Bluetooth, ma per godersi l’esperienza audio migliore è meglio collegarli al Wi-Fi.

Una persona si rilassa all’aria aperta con le cuffie Sonos Ace nel colore Soft White

Audio lossless e altri tipi di audio a confronto

Per descrivere l’audio di alta qualità, avrai probabilmente sentito usare anche altri termini. Qual è allora la differenza tra audio HiFi, audio spaziale e audio lossless? Vediamo.

Audio lossless e audio HiFi

Il termine “audio lossless” è usato per descrivere un tipo di compressione di file digitali e indica solitamente un tipo di audio che mantiene tutte le caratteristiche dell’originale dopo il processo di compressione. Un formato di codifica audio come Apple Lossless Audio Codec (ALAC) può essere definito lossless, ma non si può applicare lo stesso termine, per esempio, per riferirsi alle caratteristiche di un kit di speaker premium.

L’audio ad alta fedeltà, o HiFi, indica di solito un sistema o impianto completo in grado di riprodurre con estrema precisione la qualità della registrazione originale. Un impianto HiFi sarà composto quindi da alcuni speaker, un amplificatore e altri componenti audio fisici.

Audio lossless e audio ad alta risoluzione

L’audio ad alta risoluzione è correlato all’audio lossless, ma non è esattamente la stessa cosa.

Poco fa abbiamo spiegato che il processo di compressione può generare un file audio lossy o lossless, ma non è affatto necessario comprimere un file audio. I formati non compressi supportano profondità di bit e frequenze di campionamento perfino superiori a quelle di alcuni formati audio lossless.

Con il termine audio ad alta risoluzione ci si riferisce ai formati lossless e ai formati non compressi che consentono di ottenere una qualità audio solitamente superiore a quella da CD.

Audio lossless e audio spaziale

Il termine audio spaziale descrive un’esperienza d’ascolto tridimensionale e coinvolgente, in cui i suoni sembrano provenire da ogni direzione. Le tecnologie che sfruttano l’audio spaziale, come Dolby Atmos, aggiungono la dimensione dell’altezza ai contenuti audio riprodotti, per imitare con maggiore fedeltà il modo in cui i suoni sarebbero percepiti nella realtà. È una funzionalità straordinaria che può essere offerta dagli impianti home theater, ma non ha niente a che vedere con la compressione.

Goditi l’audio lossless con Sonos

Negli ultimi anni non si sente parlare d’altro che di audio lossless, perché tanti appassionati si sono accorti che anche il migliore sound system non è in grado di compensare la perdita di qualità dei file lossy. Fortunatamente, un numero sempre più elevato di servizi di streaming musicale sta introducendo formati audio lossless, e può darsi che presto la compressione audio lossless diventi standard. Per prepararti a questa eventualità, puoi scegliere uno speaker o una soundbar Sonos che supporti la riproduzione di contenuti lossless tramite Wi-Fi.

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