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Sonos è un’azienda americana leader nel settore delle tecnologie audio, nota soprattutto per i suoi sistemi audio wireless multi-stanza all’avanguardia, che consentono agli utenti di riprodurre contenuti musicali e di altro tipo in tutta la casa e con la massima facilità. L’azienda crea costantemente prodotti innovativi, tra cui speaker wireless, sistemi home theater, cuffie, componenti acustici e soluzioni audio per la casa integrate che rivoluzionano il modo in cui le persone fruiscono dell’esperienza audio.

Noi di Sonos crediamo nella possibilità di offrire l’esperienza audio migliore, con la massima costanza e affidabilità. Tuttavia siamo consapevoli che la nuova versione dell’app non è stata all’altezza degli standard che avevamo promesso. Perciò, abbiamo dedicato del tempo ad ascoltare i nostri clienti e dipendenti, per imparare dai nostri errori e intraprendere le azioni necessarie. Oggi annunciamo i nuovi impegni che ci siamo assunti a dimostrazione della nostra rinnovata attenzione alla qualità del software e all’esperienza del cliente, per offrire l’eccellenza che voi meritate di ricevere da Sonos.

Stiamo lavorando per essere certi di non limitarci a correggere gli errori commessi, ma di creare attivamente un’esperienza Sonos migliore per tutti. Molte delle iniziative sono già in atto e altre verranno realizzate nel corso dell’anno.

Il nostro impegno è incentrato sul risolvere alla radice i problemi della nuova versione dell’app e sul recuperare la fiducia dei nostri clienti.

Per offrire ai nostri clienti la miglior esperienza possibile, nella prima fase dello sviluppo di ogni nuovo prodotto stabiliremo dei criteri di qualità elevati e non lanceremo i prodotti finché non avranno soddisfatto questi criteri. Inoltre, perfezioneremo gli strumenti necessari per misurare e mantenere gli standard che i nostri clienti si aspettano.

Un’attenzione costante all’esperienza del cliente

La fase di test (beta) sarà estesa a una più ampia gamma di clienti e di configurazioni, per poter individuare e risolvere più rapidamente eventuali problemi prima dell’immissione sul mercato.

Test pre-lancio ancora più rigorosi

Diversamente dal lancio diretto dell’app effettuato a maggio, qualsiasi modifica importante all’app Sonos verrà resa disponibile gradualmente, per consentire ai clienti di adattarsi e fornire feedback prima dell’implementazione definitiva. Inoltre, daremo agli utenti la possibilità di scegliere di testare le nuove funzionalità.

Affrontare il cambiamento con umiltà

Stiamo creando una nuova figura: il garante della qualità. Questa figura si assicurerà che i dipendenti abbiano chiare le procedure da seguire per sollevare dubbi sulla qualità e sull’esperienza del cliente. Il garante riferirà direttamente alla dirigenza, pubblicherà relazioni due volte all’anno e riporterà regolarmente al consiglio di amministrazione di Sonos.

Nomina del garante della qualità

Inoltre, per iniziare a riconquistare la vostra fiducia, ci assumiamo questi impegni:

Estensione del periodo di garanzia: estenderemo di un anno la garanzia del produttore per tutti i prodotti home theater e gli speaker che al momento si trovano ancora in 

Estensione della garanzia sugli home speaker

Renderemo disponibile una versione aggiornata del software mobile ogni 2-4 settimane per ottimizzare e migliorare l’esperienza con l’app, anche dopo che i problemi attuali saranno stati completamente risolti.

Miglioramento continuo dell’app

Costituiremo un comitato consultivo per i clienti, per garantirvi che non perdiamo mai di vista le vostre opinioni. Questo comitato fornirà feedback e informazioni rilevanti dal punto di vista del cliente, per contribuire allo sviluppo dei nuovi software e prodotti prima che vengano lanciati.

Costituzione di un comitato consultivo per i clienti

A dimostrazione dell’importanza di questi impegni

, se l’azienda non riuscirà a migliorare la qualità dell’esperienza con l’app e a ristabilire la fiducia nel marchio Sonos, l’intero team dirigenziale di Sonos, me compreso, rinuncerà a ogni tipo di bonus per l’anno fiscale ottobre 2024-settembre 2025.

Cartello Sonos al di sopra delle piante al banco di accoglienza dell’ufficio Sonos

A partire da maggio, Sonos ha lavorato alacremente per rendere disponibili gli aggiornamenti software ogni due settimane circa e lanciare nuove funzionalità e importanti correzioni di bug.

Oltre l’80% delle funzionalità mancanti nell’app sono state reintrodotte e l’azienda prevede di ripristinarne quasi il 100% nelle prossime settimane.

condividiamo note dettagliate sui problemi che abbiamo risolto

 e su quelli ai quali lavoreremo successivamente, tramite la 

. Per seguire i nostri progressi, potete rimanere aggiornati sui miglioramenti specifici tramite la 

Sonos App Improvement e Bug Tracker su Trello

Miglioramenti e aggiornamenti in corso per l’app

Un utente Sonos tiene in mano il telefono mentre usa l’app Sonos per controllare uno speaker Era 100 bianco

L’obiettivo del nostro impegno è rendere Sonos sempre migliore, e siamo solo all’inizio di questo percorso. Grazie per aver scelto di far parte della community Sonos.

Utente Sonos con una maglia gialla, sdraiato su una coperta blu che si gode l’audio di uno speaker portatile Roam 2

Impegno per la qualità e l’esperienza del cliente

Il termine “audio ad alta risoluzione” viene menzionato spesso quando si confrontano speaker o formati audio diversi, e, come avrai già capito, si riferisce a un audio di alta qualità: ma alta rispetto a che cosa? La risposta non dipende solo dal punto di vista (o dall’orecchio) di chi ascolta.

Iniziamo con alcuni confronti: la qualità dell’audio ad alta risoluzione è migliore di quella dell’audio in formato MP3; è migliore anche della qualità audio standard da CD, che in passato si considerava sufficiente per riprodurre tutte le sfumature sonore percepibili dall’orecchio umano. Oggi sappiamo che molte persone sono in grado di percepire la differenza in registrazioni con qualità audio superiore a quella da CD, perciò possiamo formulare una definizione adeguata di audio ad alta risoluzione.

Per semplificare, si può dire che l’audio di una traccia digitale è ad alta risoluzione se 

ha una qualità migliore dell’audio standard da CD

. Il termine “qualità” può apparire soggettivo, ma la qualità di una traccia audio si può misurare mediante due parametri obiettivi: la profondità di bit (espressa in “bit”) e la frequenza di campionamento (espressa in kilohertz o “kHz”).

Che cos’è l’audio ad alta risoluzione?

Per audio ad alta risoluzione si intende di solito una registrazione audio che riesce a conservare più sfumature e dettagli di una traccia originale rispetto a una registrazione con qualità standard da CD. In pratica, ciò significa che l’esperienza d’ascolto sarà più coinvolgente, con un audio chiaro e ricco di sfumature. Dal punto di vista tecnico, la traccia audio ad alta risoluzione avrà una 

frequenza di campionamento di almeno 48 kHz

: superiore alla qualità di una traccia con audio standard da CD, che è codificata a 16 bit e 44,1 kHz.

Anche se questi numeri ti possono sembrare privi di significato, è importante comprendere i concetti di profondità di bit e frequenza di campionamento se vuoi goderti la migliore esperienza d’ascolto possibile.

Profondità di bit e frequenza di campionamento: i fattori che determinano la qualità audio

Quando si parla di qualità audio, ci si riferisce di solito al grado di accuratezza e precisione con cui una traccia audio riesce a riprodurre le sonorità di una registrazione dal vivo. Maggiore sarà la qualità, più ti sembrerà di stare ascoltando davvero una performance dal vivo nella stanza in cui ti trovi.

Durante la registrazione di un’esecuzione dal vivo in un 

, i tecnici del suono cercano solitamente di conservare il più possibile l’intervallo dinamico e la risposta in frequenza. L’

 è la differenza tra il suono più intenso e quello più debole che una registrazione può riprodurre. La 

 è la misura dell’accuratezza con cui una traccia audio riproduce le frequenze, dai suoni più bassi a quelli più acuti.

A questi due parametri corrispondono rispettivamente le misure della profondità di bit e della frequenza di campionamento.

 indica in quanti frammenti di informazione (bit) viene suddivisa l’onda sonora. A una profondità di bit più elevata corrisponde un intervallo dinamico più ampio, cioè puoi percepire i suoni più bassi e quelli più acuti.

 indica il numero di frammenti (campioni) che vengono estratti dall’onda sonora originale: maggiore è la frequenza di campionamento, più la traccia audio riesce a riprodurre le sfumature della registrazione originale. Le frequenze di campionamento più elevate permettono inoltre di registrare e riprodurre le frequenze sonore più alte.

Come dicevamo, di solito i file audio ad alta risoluzione hanno una profondità di bit di almeno 24 bit e una frequenza di campionamento di almeno 48 kHz. I due valori sono decisamente più elevati di quelli dell’audio con qualità standard da CD, che è codificato con una profondità di bit di 16 bit e una frequenza di campionamento di 44,1 kHz.

Il grafico qui sotto mostra come una registrazione a 24 bit riesce a riprodurre un intervallo dinamico sonoro più ampio. Per fare un paragone con la pesca, è un po’ come usare una rete più grande per prendere più pesci. Lo scopriremo tra poco.

Illustrazione di come la registrazione a 16 bit cattura la gamma di sonorità completa, mentre quella a 24 bit cattura più della gamma completa.

Quali tipi di file audio supportano l’audio ad alta risoluzione?

ma se l’audio ad alta risoluzione è così formidabile, perché non è stato adottato subito? 

La risposta è che la sua implementazione dipende dalle tecnologie o, più esattamente, dai formati audio che lo supportano e dalle dimensioni che devono avere i file per memorizzare tutte le informazioni audio.

Una delle differenze principali tra i vari formati di file audio ha a che vedere con un processo chiamato compressione, che riduce le dimensioni della forma d’onda dell’audio originale di una registrazione in modo che sia più facile trasferire e memorizzare il file risultante.

I processi di compressione si possono suddividere in due categorie principali:

, che scarta una parte delle informazioni audio presenti nella registrazione originale, causando in alcuni casi una diminuzione percepibile della qualità audio.

, che, pur mantenendo tutte le informazioni audio presenti nella registrazione originale, genera file di dimensioni più piccole. Quest’ultimo processo di compressione è quello utilizzato per l’audio ad alta risoluzione.

Alcuni tipi di file audio non sono compressi e, anche se conservano tutte le caratteristiche della registrazione originale come i file lossless, hanno lo svantaggio di avere dimensioni mastodontiche. In passato, si è dovuto quindi trovare un compromesso tra la qualità audio e uno spazio di memorizzazione non eccessivo per i file. La situazione è migliorata con lo sviluppo di nuovi formati di file che supportano la compressione lossless.

Per comprendere meglio quanto stiamo dicendo, analizziamo il percorso che segue una canzone registrata ad alta risoluzione (24 bit, 48 kHz) per raggiungere l’ascoltatore sotto forma di file audio:

Illustrazione che mostra l’evoluzione di una canzone: registrazione in studio, masterizzazione (a 24 bit e a 16 bit), compressione (lossy e lossless) e riproduzione.

Come si vede, la registrazione originale viene di solito divisa in due versioni per la distribuzione: una versione in formato audio non compresso e una in formato audio da CD standard. Le informazioni del formato non compresso possono essere usate sia per creare file in formati lossless, come FLAC e ALAC, che per creare file in formati lossy, come MP3 e AAC.

Audio ad alta risoluzione e audio lossless a confronto

Come avrai notato nell’illustrazione sopra, sia l’audio ad alta risoluzione che quello con qualità da CD sono definiti come formati lossless. L’audio codificato in formato da CD si considera in effetti lossless perché riproduce fedelmente e con precisione la forma d’onda analogica originale. Anche se non possiede lo stesso intervallo dinamico e la stessa risposta in frequenza di una performance dal vivo, la compressione audio da CD non altera né scarta alcuna informazione audio della registrazione originale.

Quando si confronta l’audio ad alta risoluzione con l’

, si deve tenere presente che l’audio ad alta risoluzione non solo mantiene tutte le informazioni durante il processo di compressione, ma offre anche velocità di trasmissione binaria e frequenze di campionamento più elevate rispetto alla qualità standard da CD. Quindi, una traccia audio lossless 

L’audio ad alta risoluzione è migliore?

In breve, sì. Ma non tutti riescono a notare la differenza.

Tieni presente che la qualità standard da CD (16-bit, 44,1 kHz) era ritenuta capace di riprodurre la gamma completa di frequenze che l’uomo è in grado di udire. In seguito è stato dimostrato che alcune persone riescono in effetti a udire frequenze superiori a quelle riprodotte dall’audio con qualità da CD. Queste persone noteranno senz’altro la differenza con l’audio ad alta risoluzione. Per chi, invece, ha problemi di udito o ha un udito che non è più come quello che aveva in passato, un audio ad alta risoluzione sarà indistinguibile da quello di un CD o di un MP3.

Se sei curioso di sapere se riesci a sentire la differenza, puoi iniziare con il 

. Per ottenere il risultato più accurato possibile, ascolta i campioni audio con un paio di cuffie di qualità, come 

Come ascoltare l’audio ad alta risoluzione

Sempre più servizi di streaming iniziano a offrire contenuti in audio lossless o ad alta risoluzione. Su Amazon Music, ad esempio, ora molte canzoni sono disponibili in Ultra High Definition (altissima definizione), una qualità che definiscono superiore a quella audio da CD (fino a 24 bit, 192 kHz). Anche il formato di file ALAC di Apple Music offre audio ad alta risoluzione 24 bit/192 kHz, ma devi attivarlo nelle impostazioni.

Una vera esperienza audio ad alta risoluzione non si ottiene solo con un particolare servizio di streaming o formato di file, ma richiede anche un’apparecchiatura che sia capace di riprodurre accuratamente la profondità e le sfumature della registrazione originale.

 puoi riprodurre l’audio lossless tramite Bluetooth con una qualità eccezionale, ma per un’esperienza che riproduca con la massima accuratezza l’audio ad alta risoluzione, dovrai connettere uno speaker Wi-Fi o usare il cavo da 3,5 mm in dotazione con Sonos Ace per collegare le cuffie a una sorgente audio.

L’audio ad alta risoluzione non è solo per la musica. Un 

 offre la qualità audio ad alta risoluzione anche per i tuoi film e serie TV preferiti. Una 

 come Arc Ultra non solo supporta l’audio ad alta risoluzione, ma lo proietta in tutta la stanza per creare un’esperienza d’ascolto più coinvolgente.

Goditi l’audio ad alta risoluzione con Sonos

Sonos si mantiene al passo con l’evoluzione dei tipi di file e delle capacità dei servizi di streaming con prodotti capaci di rendere giustizia all’audio ad alta risoluzione. Puoi controllare quali servizi di streaming supportano la riproduzione in audio ad alta risoluzione (come Apple Music e Amazon Music) in 

 delle nostre pagine dell’assistenza. La linea di 

 Sonos offre diversi prodotti premium in grado di riprodurre l’audio ad alta risoluzione, come 

 Sonos offrono un’esperienza audio ad alta risoluzione eccellente grazie, in parte, alla 

 e alla capacità che hanno di creare un campo sonoro tridimensionale coinvolgente che rivoluziona le possibilità offerte dall’

. Le nostre cuffie over-ear Sonos Ace si possono collegare tramite cavo da 3,5 mm per ottenere un’esperienza ad alta risoluzione totalmente personale. (Sonos Ace offre l’audio ad alta risoluzione anche con collegamenti Bluetooth e USB-C).

Se stai pensando di aggiungere l’audio ad alta risoluzione al tuo impianto home theater, contatta un esperto Sonos chiamando questo 

Una coppia si rilassa sul divano mentre ascolta i contenuti audio riprodotti dagli speaker Era 300 bianchi posizionati dietro agli ascoltatori

Guida introduttiva all’audio ad alta risoluzione

Vorresti acquistare uno speaker o una soundbar e ti sei imbattuto in termini tecnici un po’ strani, come tweeter e woofer? Forse ti starai chiedendo cosa significano e che cosa c’entrano con il bilanciamento dell’esperienza audio.

Si tratta di termini che descrivono il funzionamento dei componenti presenti all’interno di uno speaker e il tipo di suoni che producono. I tweeter si possono paragonare a uccellini: sono componenti piccoli che riproducono suoni ad alta frequenza, come i cinguettii. I woofer, invece, sono di dimensioni maggiori e riproducono frequenze più basse e suoni profondi, come l’abbaiare di un cane.

In questa guida ci concentreremo sui tweeter e sulla gamma di frequenze sonore più alte e nitide. I tweeter sono componenti hardware dalle dimensioni ridotte ma potenti, capaci di riempire una stanza con il suono eccezionale della voce e degli strumenti principali, e anche di produrre suoni che si avvicinano al limite superiore delle frequenze udibili.

Per semplificare, possiamo dire che i tweeter sono i componenti degli speaker che producono i suoni più acuti. I tweeter sono progettati appositamente per riprodurre le frequenze più alte di un segnale audio elettrico (e più alta è la frequenza, più acuta risulta la musica).

Anche se alcuni tipi di tweeter si possono ottimizzare in modo che emettano una gamma di frequenze più ristretta, solitamente i tweeter riproducono la gamma delle frequenze comprese 

. Gli Hertz (Hz) sono l’unità di misura delle frequenze e rappresentano il numero di vibrazioni che avvengono in un secondo: a un numero maggiore di vibrazioni corrisponde una frequenza più elevata. Le voci acute, i piatti della batteria e gli assoli di chitarra sono esempi di suoni che si avvicinano al limite inferiore della gamma di frequenze che i tweeter sono in grado di riprodurre (2000 Hz). Al limite superiore (20.000 Hz) appartengono invece i suoni appena percepibili dall’orecchio umano, come quelli emessi dai fischietti per cani.

I tweeter sono quasi sempre i componenti più piccoli di un sistema audio. Le dimensioni ridotte sono importanti, perché da esse dipende il tipo di suoni che possono riprodurre con precisione. Ma qual è la ragione? Per riprodurre suoni ad alta frequenza, un componente acustico deve vibrare molto rapidamente. Se è piccolo, come i tweeter, può vibrare con maggiore libertà grazie alle sue caratteristiche fisiche, ad esempio, il fatto di essere più leggero e di avere una superficie più piccola da far vibrare. In effetti è proprio la vibrazione a generare i suoni, e più la vibrazione è veloce, più acuti sono i suoni prodotti.

Qual è la funzione dei tweeter all’interno di uno speaker?

Anche se fino a poco fa forse non sapevi nemmeno che esistessero, i tweeter svolgono un ruolo importante nella configurazione acustica della maggior parte degli speaker. Sono presenti in molti 

 e riproducono le frequenze medie e alte dei contenuti audio (ad esempio la voce, gli strumenti principali e i quartetti d’archi più emozionanti). Negli speaker home theater, i tweeter gestiscono la maggior parte delle frequenze associate a 

Proprio come uccellini che cinguettano in coro, spesso i tweeter collaborano per riprodurre con maggiore intensità un insieme di alte frequenze. All’interno di uno speaker possono esserci più tweeter, ognuno dei quali svolge una funzione diversa. A volte, la forma dei tweeter varia a seconda del ruolo che rivestono nell’architettura acustica dello speaker. Il classico tweeter a cupola è in grado di riprodurre una gamma di suoni ampia e bilanciata, mentre un tweeter direzionale a tromba può proiettare i suoni verso determinati punti della stanza per rendere più coinvolgenti i 

Arc Ultra bianco montato a parete sotto una TV

Una persona mette un disco sul piatto di un giradischi posizionato accanto a Sonos Era 300 bianco

Quanti tweeter dovrebbe avere uno speaker?

Non c’è una relazione diretta tra numero di tweeter e 

. Il numero di tweeter presenti in uno speaker dipende dal tipo e dalla forma dello speaker e dall’uso a cui è destinato.

 ha quattro tweeter che riproducono contemporaneamente le frequenze medie e alte. Un tweeter a cupola rivolto in avanti produce un’immagine centrale piena e uniforme, mentre i due tweeter rivolti verso i lati creano la separazione stereo. Un quarto tweeter a tromba, inclinato verso l’alto, proietta i suoni verso il soffitto quando si riproducono 

 per aggiungere la dimensione dell’altezza al campo sonoro.

Altri speaker possono offrire prestazioni altrettanto incredibili con una diversa configurazione dei tweeter. Il gruppo di sette tweeter di 

, ad esempio, diffonde le alte frequenze verso l’ascoltatore, i lati della stanza e il soffitto per creare un’esperienza home theater estremamente coinvolgente.

Tuttavia, è bene tenere presente che il numero di tweeter non è l’unico fattore che determina la qualità dell’audio. Sono importanti anche la forma e le dimensioni dei tweeter, e la loro inclinazione rispetto agli altri componenti dello speaker.

L’architettura acustica di uno speaker deve poter riprodurre uniformemente l’intera gamma delle frequenze sonore, non solo le frequenze medie e quelle alte. I tweeter non sono in grado di riprodurre frequenze inferiori ai 2000 Hz, per le quali servono invece componenti progettati per produrre vibrazioni più lente.

I componenti che gestiscono l’ampia gamma di frequenze medie, che di solito è compresa tra i 20 e i 2000 Hz, si chiamano 

. I woofer sono di solito più grandi dei tweeter di diversi centimetri e, grazie alle dimensioni maggiori, sono in grado di riprodurre suoni più profondi e intensi.

A differenza dei tweeter, per i woofer è spesso necessario un involucro esterno abbastanza grande perché, per riprodurre i suoni a bassa frequenza, è necessario far vibrare una massa d’aria maggiore. Se non c’è abbastanza spazio per spostare l’aria in modo efficiente, il woofer potrebbe produrre onde sonore compresse e distorte.

 sono presenti di solito tweeter e woofer, che riproducono contemporaneamente i suoni nel modo più chiaro e preciso possibile. Per riprodurre i suoni situati all’estremità inferiore dello spettro delle frequenze udibili (tra i 20 e i 120 Hz), di solito è necessario un terzo componente, chiamato 

 sono spesso alloggiati in involucri indipendenti, progettati per ridurre le distorsioni e mettere in risalto tutta la profondità e la ricchezza di sfumature dei bassi.

Bassi più profondi e alte frequenze più acute con Sonos

Un sound system Sonos può riprodurre fedelmente tutto lo spettro delle frequenze udibili dall’uomo, dai bassi fragorosi di un’esplosione al suono limpido del rullante di una batteria. I componenti acustici di 

 sono perfettamente ottimizzati per l’architettura acustica degli speaker e armonizzano al meglio le frequenze alte, medie e basse per creare un’esperienza audio uniforme. I woofer, come 

, riproducono invece bassi potenti e si possono aggiungere all’impianto home theater con un ingombro limitato. Se hai domande o ti serve un consiglio per scegliere uno speaker, contatta un esperto Sonos chiamando questo 

Una persona si rilassa ascoltando i contenuti riprodotti da Five e Sub neri

Che cosa sono e a che cosa servono i tweeter degli speaker?

Non si può certo dire che i subwoofer passino inosservati. Progettati per gestire le frequenze più basse dei brani musicali e dell’audio dei film, questi speaker si fanno letteralmente sentire, riproducendo boati e rimbombi con un’intensità straordinaria. Ma pochi subwoofer sono potenti ed eleganti quanto l’ultima novità dell’esperienza home theater Sonos: Sub 4.

Se cerchi un’esperienza audio da cinema che renda giustizia ai boati e ai rimbombi all’estremità inferiore delle frequenze audio, l’ultimo subwoofer Sonos è il modo più veloce per ottenerla. Ha tutte le caratteristiche di 

, il modello precedente record di vendite e preferito dagli appassionati, con in più alcuni miglioramenti. In particolare, Sub 4 si integra meglio con la nostra gamma più recente di speaker dalle prestazioni eccezionali e dal design elegante, grazie a una maggiore potenza di elaborazione e alla finitura opaca, la stessa degli altri speaker Sonos.

I fan dei subwoofer Sonos saranno felici di sapere che Sub 4 produce ancora bassi estremamente intensi, è più facile che mai da configurare e da usare e si può appoggiare in verticale o su un lato, a seconda delle preferenze.

Più memoria e maggiore potenza di elaborazione

Rispetto al modello precedente, Sub 4 ha una CPU più potente, che gli consente di comunicare in modo efficiente ed efficace con gli altri componenti del 

 e garantire una maggiore profondità alle frequenze più basse, creando un effetto tridimensionale incredibile.

Ma Sub 4 non è solo uno speaker potente: è stato progettato anche per durare a lungo, e possiamo garantire che Sonos fornirà aggiornamenti software e introdurrà nuove funzionalità per molti anni ancora.

Anche se a prima vista le modifiche estetiche dello speaker possono sembrare minime, la grande novità è la nuova finitura opaca bianca o nera, che contrasta con la finitura lucida della versione precedente. Sub Gen 3 era infatti l’unico speaker Sonos ad avere quel tipo di finitura, il che poteva pregiudicare l’effetto estetico in abbinamento agli altri speaker Sonos. Ad ogni modo, aggiungendo Sub 4 al tuo sistema home theater, probabilmente troverai la nuova finitura più sobria.

Five nero su un tavolo e Sub 4 nero a fianco sul pavimento

Quali sono le differenze tra Sub 4 e Sub Gen 3?

Come abbiamo detto, Sub 4 unisce le ultime novità con le migliori caratteristiche del modello precedente. Ci è sembrato logico mantenere alcuni aspetti di Sub Gen 3, come i migliori bassi del settore audio e il design unico. Ma forse l’elemento più importante tra quelli rimasti invariati è l’architettura acustica, che ci ha permesso di conservare la compatibilità tra Sub 4 e le versioni precedenti di subwoofer.

Nel progettare Sub 4, però, non abbiamo guardato solo al passato. La potenza di elaborazione, considerevolmente migliorata, e il nuovo design puntano decisamente verso il futuro. Se ti interessa confrontare Sub 4 con le versioni precedenti di subwoofer, consulta la 

pagina in cui mettiamo a confronto i subwoofer

. Troverai un’analisi dettagliata delle specifiche tecniche.

Goditi i bassi in modo del tutto nuovo con Sub 4

Un sistema audio surround può fare a meno di un subwoofer di qualità che gestisca la potenza esplosiva dei bassi? In teoria sì, ma in pratica non c’è niente di meglio di Sub 4 per rendere più intensa l’esperienza di ascolto con un 

. Se stai pensando di aggiungere Sub 4 al tuo impianto home theater, contatta un esperto Sonos chiamando questo 

Sub 4 bianco sul pavimento sotto Arc Ultra bianco montato a parete

Ti presentiamo Sub 4: l’ultimo arrivato tra i subwoofer Sonos

If you’re ready to create a pitch-perfect vibe for your business, 

 can help you get there — and sooner than you might think. A Sonos Pro subscription comes with everything your business needs to sound great, even if your existing sound system isn’t outfitted with Sonos wireless speakers.

You can make virtually any sound system Sonos-compatible in just a few steps. If you don’t have Sonos wireless speakers, or if your system mixes and matches Sonos speakers with wired audio equipment, you’ll need to add 

 to connect all of your components. Once you’re set up, you can easily expand your sound system by adding new Sonos hardware.

Does Sonos Pro work with a non-Sonos sound system?

Sonos Pro requires a Sonos-compatible system to work, but this is easier to achieve than you might think. It certainly does 

 require replacing all of your existing speakers and audio equipment with Sonos hardware. All you’ll need is a system that can be connected with the Sonos app.

There are a few ways to make your sound system Sonos-compatible.

 to the Sonos app directly over WiFi. If you have multiple Sonos speakers or components, you can create a system by grouping them all together in the app.

You can also connect a non-Sonos amplifier or receiver to the Sonos app via 

, a device that allows you to seamlessly incorporate wired speakers into your Sonos system. For business owners who want to get started with Sonos Pro right away but lack existing Sonos hardware, this is an easy and cost-effective option.

Is Port the only Sonos device I need to set up Sonos Pro?

In most cases, yes. Port connects directly to the wired amplifier or receiver that powers your existing sound system. Once you’ve connected Port, you can create a new Sonos system over WiFi and — boom — you’re ready to get started with Sonos Pro.

One caveat: Port cannot power audio equipment on its own. This shouldn’t be a problem if you’re connecting Port to your existing sound system, which should already include a 

 or receiver. But if you’re creating a system and only have 

, such as in-wall or in-ceiling speakers, you’ll need 

Amp basically works the same way as Port, but, as an amplifier, it can power your audio equipment.

Impegno per la qualità e l’esperienza del cliente

Guida introduttiva all’audio ad alta risoluzione

Che cosa sono e a che cosa servono i tweeter degli speaker?

Ti presentiamo Sub 4: l’ultimo arrivato tra i subwoofer Sonos

Music for Business: How To Upgrade Any Speaker Into a Sonos System for Sonos Pro

Guida introduttiva agli speaker da esterno

Guida introduttiva alla pulizia delle cuffie

Qual è la portata del Bluetooth per gli speaker e le cuffie?

Guida introduttiva ai tipi di file audio e consigli su quali scegliere

Che cos’è l’audio lossless e come riprodurlo a casa

Aggiornamento sull’app Sonos da parte di Patrick

Che cosa sono gli amplificatori? Sono davvero necessari?

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